Vincenzo D’Acquaviva

VINCENZO D'ACQUAVIVAVincenzo D’Acquaviva è nato a Mola di Bari, ove risiede, il 19 ottobre 1947. Ancora quindicenne ha iniziato le sue esperienze lavorative sulle navi della Marina Mercantile Italiana con un intervallo di due anni, dal 1966 al 1968, per prestare il servizio militare di leva nella Marina Militare.
Emigrato negli Stati Uniti d’America nel novembre 1972, è stato tra i fondatori del Circolo Culturale di Mola (1973) e del periodico “L’Idea” di Brooklyn, il cui primo numero vide la luce nel gennaio 1974. E’ rientrato definitivamente in Italia nel maggio 1980. Ha ripreso gli studi a quarant’anni (1988) conseguendo prima il diploma di scuola media superiore (1989-’90) per poi laurearsi, nel giugno 1994, in Giurisprudenza presso l‘Università degli Studi di Bari, con una tesi in Diritto del Lavoro.
Dopo il prescritto biennio di pratica forense ha conseguito, nel 1997, l’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato.
Dal gennaio 1981 al giugno 2009 ha svolto attività lavorativa nel pubblico impiego, comparto sanità, con una breve incursione (2007-2008) come Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi nella scuola. In questi anni ha continuato a scrivere per diversi periodici locali, tra cui, Opinioni, Realtà Nuove, Il Corriere Italo Americano, La Sveglia, Città Nostra nonché con Realtà Forense, edito dal Sindacato Avvocati di Bari.
Ha pubblicato, nel 2000, per le Edizioni di Giuseppe Laterza (Bari) “Il sogno americano e…l’altramerica” (edizione esaurita). Nel 2010, per l’Editore Levante di Bari, ha pubblicato “IL MONDO NUOVO”, una testimonianza e un viaggio controcorrente attraverso storie di ordinaria migrazione: tra speranze, conflitti politico-sociali e delusioni.
Vincenzo D’Acquaviva è il corrispondente da Mola di Bari della nostra rivista. Appassionato di letteratura e di musica è iscritto alla SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori) presso la quale ha depositato numerosi testi di canzoni in italiano, in inglese e in dialetto molese, tra cui, “u gnurəchə ‘ngèrpə”, l’amarezza nell’anima, in cui ripercorre, autobiograficamente, l’esperienza vissuta da emigrante.
Per la sua grande passione canora, D’Acquaviva fa parte di diversi cori (due molesi e uno di Bari) con i quali canta esibendosi in diverse località della provincia di Bari e interpretando personalmente le sue canzoni. Attualmente, per la rivista Città Nostra, sta realizzando una serie di interviste con diversi autori sul dialetto molese e una ricerca storico-documentaristica sui pescatori molesi a partire dai primi decenni del Novecento (la pesca a Levante) fino ai giorni nostri.