Wednesday, April 17, 2024

Jerry Calà, un artista a 360°

Jerry Calà è una persona gentile, un personaggio amato, che ha già festeggiato oltre 40 anni di carriera!
All’anagrafe Jerry è Calogero Calà è nato a Catania il 28 giugno 1951. Lo ritroviamo a nord come cabarettista (dopo anni di gavetta) su un palcoscenico “cult”, il derby di Milano, insieme ad altri tre amici (Umberto Smaila, Franco Oppini, Nini Salerno). Hanno un nome buffo e per l’epoca “strano”, lunghissimo; siamo negli anni ’70, loro sono “Gatti di Vicolo Miracoli”, la loro partecipazione al programma televisivo “Non Stop” li lancia definitivamente tra le braccia di un pubblico che li adora.
Seguono due “dischi, “PROVA” e “CAPITO” (quest’ultimo sigla della trasmissione “Domenica In”) e il debutto al cinema con “ARRIVANO I GATTI” e “UNA VACANZA BESTIALE” di Carlo Vanzina; siamo nel 1980.
Sono anni intensi dove il lavoro è straordinario e Jerry si divide tra cinema e spettacoli con i Gatti di Vicolo Miracoli. Il gruppo si scioglie e Jerry è lanciatissimo al cinema, recita in film che segnano una generazione, la dipingono, lasciandoci un affresco del periodo. Cito solo alcuni titoli e alcuni registi: “I Fichissimi”, “Bomber”, “Vado a vivere da solo”, “Sapore di mare”, “Bar dello sport”, “Vacanze di Natale”, “Yuppies”, “Rimini Rimini”, “Vita Smeralda”, “Occhio alla Perestroika”, “Abbronzantissimi”; tutti grandi successi di pubblico. Lo dirigono: Carlo Vanzina, Francesco Massaro, Marco Risi, Franco Amurri, Marco Ferreri con cui Jerry avrebbe voluto una maggiore collaborazione, purtroppo non possibile per la prematura morte del regista.
DSCN0766Ho scritto che è un artista a 360° e infatti Jerry Calà spesso scrive e incide le colonne sonore dei suoi film, coadiuva le sceneggiature, lavora in tv con programmi come “Professione Vacanze” trasmessa da Mediaset, nel 1991 è conduttore di Serata d’Onore con Elisabetta Gardini per Rai 2 e Starflash, sempre su Rai 2.
Attore teatrale con la regia di Monicelli con lo spettacolo “Amici miei”, si cimenta anche con la regia, è suo il “Pipiroom”.
Un One Man Show che ho avuto modo di seguire ed intervistare a Cesena dove ha portato il suo spettacolo “Non sono bello … piaccio” nella cornice dello splendido Teatro Verdi.
Tutto esaurito come dovunque, a cena sono con tutto il suo Staff e i suoi musicisti: al basso Giovanni Pepe, alla batteria Sabino Barone, alle tastiere Paolo Costa, il suo manager Alex Intermite.

Paolo Costa, Giovanni Pepe e Sabino Barone
Paolo Costa, Giovanni Pepe e Sabino Barone


Durante la cena si chiacchiera, si ricorda qualche aneddoto, poi piano piano mentre una band di supporto canta, Jerry si allontana e resta in un angolo raccogliendo la concentrazione per l’imminente entrata in scena.DSCN0746

Si cambia e mi concede una tranquilla, amichevole intervista:
D: “Signor Calà lei ha una vita professionale e privata interessante, c’è qualcosa di cui non è fiero”?
R: “No, quando faccio delle scelte ne sono convinto, oggi come allora, sono fiero delle cose che ho fatto; certo è un lavoro, qualcosa magari non è il top, ma tutto sommato si ne sono fiero”.

D: “Lei ha fatto cinema e tv oltre a cantare e tanto altro; come sono cambiati oggi la tv e il cinema”?
R: “Mah posso dirle che nell’ambito della comicità prima si faceva una gavetta dura, si partiva dai teatrini e si arrivava forse in tv e lì potevi considerarti “arrivato” ; oggi si confezionano personaggi direttamente per la televisione, si prendono dei comici e si mandano in tv con le risate finte, a volte la risposta del pubblico è immediata, il successo fulminante, ma una cosa è durare 10 minuti un’altra è reggere un’ora di spettacolo. Certo, alcuni emergono e diventano grandi comici.DSCN0761

D: “Siamo a ridosso di Sanremo; se la invitassero ci andrebbe? Segue la kermesse sanremese”?
R: “Si come tutti gli italiani ogni anno si dice: “No, non lo guardo”, però poi è una tradizione, in famiglia si scommette, si guardano le toilette delle cantanti; è diventato un rito famigliare. Si, è divertente, se mi in invitano certo che ci vado; magari!”

D: “Programmi per il futuro?”
R: “Sto avendo tanto successo sia nelle piazze che nei teatri, non ho tempo di pensare al futuro e fino a che va, anche pigramente lo ammetto non ci penso, ma è una gran fatica andare in giro con questa tournee; io la sfrutto ora, poi ci penserò, ho idee per il teatro, il cinema…”DSCN0800

D: “Ha avuto un momento di gelo professionale, un momento di stasi come è andata? ”
R: “Mah no, o meglio, anni fa ho avuto un gravissimo incidente che mi ha fermato e mi ha segnato parecchio, ho avuto modo di pensare tantissimo, riflettere sulla vita e il lavoro, dando più importanza alla vita che al lavoro, quest’ultimo però mi ha aiutato a continuare a vivere; un anno di riabilitazione, mi ero rotto tutte e due le gambe e altre complicazioni. È stata dura ma sono qui”.DSCN0857

D: “ Oggi quindi Jerry Calà è un uomo sereno?”
R: “Si, ho una bella famiglia, un figlio di 12 anni che adoro e mi tiene al passo con i tempi; con lui esploro le cose che gli piacciono, con lui scopro tante cose che mi tengono aggiornato, mi sento giovane. Dialogo con i giovani anche attraverso i miei film che vengono continuamente ritrasmessi. Magari tra il pubblico ci sono ragazzi che non erano ancora nati e che mi seguono comunque; è bello è vitale”.

Ringrazio Jerry Calà, ha risposto con il cuore, intervallando le risposte con belle risa, simpaticamente, come sa esserlo un uomo che ha puntato molto sulla simpatia che lo ha reso un vincente, assolutamente non dissociata da una bravura e un talento innati.

Un ciclone investe il teatro Verdi, ho seguito lo spettacolo sino alla fine, Jerry Calà merita il successo che gli viene tributato; fra il pubblico tanti i giovanissimi ma anche gli “agé ” tutti in visibilio per lo spettacolo fatto di canzoni famosissime tratte dai suoi film ma anche meravigliosi tributi a Lucio Dalla, a Battisti a Zucchero, Enzo Jannacci, Franco Califano e tanti, tantissimi altri, canzoni che davvero hanno fatto la storia della musica italiana.
Grandioso quando imbraccia la chitarra e si produce in pezzi famosissimi, Jerry Calà davvero non si risparmia, non lesina emozioni, ricordi e riceve applausi trascinanti.DSCN0837
Il pubblico partecipa a volte anche con molta esuberanza. Jerry scende fra loro, li solletica, lo diverte e lui stesso si diverte, usa un linguaggio disinvolto tipico dei ragazzi; lui non ha mai smesso di esserlo, io aggiungo per fortuna.

È un lavoro a tutti gli effetti, faticoso di cui spesso noi fruitori vediamo solo i lustrini, è fatto di concentrazione di fatica fisica e psicologica, ad un certo punto l’entusiasmo del pubblico è talmente tanto che qualcuno lancia verso il palco un tovagliolo.
Un altro signore di una certa età manda suo figlio sul palco e il bassista si sbraccia per farlo scendere, interviene la sicurezza, altri vorrebbero salire sul palco, Jerry fa un selfie rivolto verso e con la gente, è accolto con una ovazione, un altro gli chiede di mettere un adesivo sul petto … wow … lo spettacolo eccita il pubblico, che però forse dovrebbe capire e rispettare di più l’artista.
Jerry, però, forse si presta ad essere considerato come un fratellone, l’amico di scuola con cui la confidenza non è un optional ma un must e tutto sommato alla fine lui non se ne cura più di tanto!DSCN0884
Sono piaceri e disguidi del mestiere, ma domani c’è un altro teatro, magari il pubblico sarà diverso o uguale, quello che sembra una routine è in effetti ogni sera un’avventura e Jerry Calà insieme al suo gruppo gli eroi della serata.

 

 

 

 

 

Isabella Rossiello
Isabella Rossiello
Isabella Rossiello ha insegnato italiano ad Amburgo e Berlino. Tornata in Puglia si e` occupata di moda e grafica divenendo Co–titolare di Deus Ex Machina Pubblicità con sede a Bitonto, con il ruolo di Art Director, trasferendosi prima a Bratislava e poi a Cesena, dove tutt’ora vive e lavora come grafico e giornalista,

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